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martedì 2 ottobre 2012

Cenere;


C'è della cenere, lì sul pavimento.
Passa inosservata, gli sguardi della gente sono altrove.
Lei è lì, abbandonata alla sua essenza,
nelle braccia dell'abbandono  e dello sconforto più totale.
'Si chiamano sogni'.
Sussurra un bambino. 
Lui la sta osservando, vedo il suo riflesso nei suoi occhi. 
Ha un sorriso amaro disegnato sulle labbra.
Sogni? Sogni? 
Continuo a ripetere nella mia testa. 
Cosa sono i
 sogni? 
Sono quelle immagini colorate che popolano la notte, 
o i desideri inespressi delle persone?
I sogni? Cosa sono i sogni? 
Sono i sorrisi, o i pianti della gente?
I sogni? Cosa sono i sogni?
Sono la speranza, o la rassegnazione?
I sogni? Cosa sono i sogni?
Sono la felicità, o pura illusione?
'I sogni, sono semplicemente sogni'. 
Sussurra ancora una volta il bambino, 
e con un semplice, delicato soffio disperde nell'aria quella cenere. 
Il pavimento ora è nuovamente lucido, pulito dalla sostanza grigiognola.
'Ha rinunciato ai suoi sogni, ha la mania del pulito.' Penso.

-Freckles;

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